ZMOT (Zero Moment of Truth, momento zero della verità). L’argomento non è nuovo, se ne parlava già nel 2011 su riviste e blog di settore. Il termine l’ha coniato Google e ci sono milioni di pagine ad esso collegato.
ZMOT momento zero della verità sintetizza una svolta epocale avvenuta nelle dinamiche di scelta del consumatore rispetto al recente passato.
L’esperienza d’acquisto che, prima dell’irrompere delle tecnologie web based, si suddivideva in 3 fasi, stimolo, scaffale o first moment of truth (dove avveniva la scelta fra le diverse opzioni disponibili) esperienza del prodotto (second moment of truth) si è arricchita di un passaggio ulteriore (che secondo Google è il più importante) quella dello zero moment: il momento in cui il potenziale cliente costruisce le sue convinzioni e quello in cui il processo d’acquisto inizia.
Per farvela semplice i consumatore percepisco un bisogno (anche allo stato latente) ricevevo uno stimolo (magari dalla pubblicità classica) si reca sul punto vendita e dallo scaffale decide tra le varie possibilità quale prodotto acquistre (primo momento di verità) poi va a casa e usa il prodotto (secondo momento della verità). L’esperienza di acquisto si concludeva cosi.
Adesso il processo si è ulteriolmente complicato. Tra lo stimolo e l’acquisto c’è tutta la fase di raccolta delle informazioni sul prodotto/servizio che voglio acquistare (questa fase può avvenire anche con il mio smartphone davanti allo scaffale) che influenzerà la decisione d’acquisto stessa.
Mai capitato che nel mediaworld con davanti il nuovo fiammante ferro da stiro tu ti collega al web per fare un confronto caratteristiche e prezzo? Io sempre!
Ma non è finita qui! Una volta corsa a casa, una volta che ho testato il mio prodotto/servizio condivido la mia esperienza creando e condividendo contenuti nelle piattaforme social. Lo faccio sempre come una sorda di responsabilità verso il prossimo! Se sono soddisfatta lo comunico, se no consiglio di evitare come la peste quel prodotto o azienda.
Chi mastica di queste tematiche sa che questa è una vera rivoluzione e l’argomento è ormai discusso da anni. La cosa che mi sorpreso e prendere coscienza che io (utente web abbastanza smalizziato) lo faccio e lo faccio già da tempo, ma non sapevo che ormai questo nuovo processo di acquisto e stato assimiliato anche da chi con la tecnologia fa a botte! Cosa si fa per risparmiare qualche soldino!
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