Nasco come graphic designer e fotografo
Ho conseguito un diploma professionale di grafico pubblicitario e fotografo quando i personal computer e i relativi software muovevano i primi timidi passi nel mondo del desktop pubblisher e quando sul mercato nascevano i primi sensori CCD per le macchine fotografiche (sviluppavo e stampavo in camera oscura).
Il mestiere di grafico consisteva nell’avere manualità con matite, pencil e trasferibili, fogli millimetrati e righelli e tanto tanto nastro adesivo.
Il mio primo lavoro: un grosso service di stampa digitale
Seguivo tutto il processo di prestampa e stampa per conto di alcune importanti agenzie di comunicazione (campagne affissioni e allestimenti sia per esterni che per interni).
Imparai a memoria tutte le specifiche della prestampa digitale (il PDF era a gli albori e si utilizzava il rip proprietario del plotter di stampa e in quel caso era quello della Xerox).
Il pdf è nato per avere maggior controllo sulla prestampa (file provenienti da diversi software e da diverse piattaforme) e poi vista la versatilità del formato quest’ultimo è stato eletto a formato principale per la condivisione di documenti anche sul web.
Esperienza veramente qualificante. Saltavo da una piattaforma all’altra (mac e win) e controllavo i file con diversi software. Come programma per la gestione delle immagini raster Photoshop era già un programma affermato. Per le immagini vettoriali, se la giocavano alla pari Corel Draw, Freehand e Illustrator. Per l’editoria si usava Xpress, (soppiantato dopo qualche anno da InDesign). Naturalmente non mancava chi si presentava in laboratorio con immagini scaricate da Internet e loghi in Word e pretendeva vederseli riprodotti in scala 6×3! 🙂
La vera bravura del tecnico e quella di conoscere i limiti per poi superarli con delle soluzioni creative.
La mia esperienza in un Internet Service Provider.
Erano i primi anni 2000. Il bum della Net economy in Italia. Eravamo tutti lanciati alla corsa dell’acquisto del domino più figo. Ore ore seduta davanti al fax che strillava per inviare fax al Nic.
Vi ricordate il modem analogico… Vi ricordate i beep della chiamata del modem al provider?
Ho ancora nelle orecchie quel suono ascoltato migliaia di volte prima di poter accedere a internet. I primi siti con il background ripetuto? Le prime chat (C6?) I primi file condivisi in streaming (Napster)?
Erano anni di gradi investimenti, di voglia di fare ma sopratutto di speranza.
Qualche anno ero un Graphic Designer in un’agenzia di pubblicità. I progetti a cui partecipavo erano veramente interessanti ed innovativi per il tempo (realizzammo uno dei primi cd-rom interattivi e sfruttammo le potenzialità del web per le prime campagne d’opinione, novità per quel settore (le interviste venivano fatte ancora one-one con l’intervistatore blocco e penna. Prestoria ad oggi).
Una volta per testare il restyling del pack d’importante brand internazionale, realizzamo con un proiettore la simulazione di uno scaffale prodotti a grandezza naturale, riuscendo cosi con poca spesa e tanta resa a convalidare le nostre idee di rebranding.
Ma sentivo che nel mio lavoro mancava qualcosa. La scelta di una foto o di colore o l’inserimento di un testo si rifaceva solo a principi di estetica e di comunicazione. Mancava tutta la parte del marketing.
Mi scrissi cosi all’università di Modena e Reggio Emilia, al corso di Comunicazioni e Marketing e mi trasferii a Reggio Emilia nel 2004.
Nel 2006 per mantenermi agli studi cominciai a collaborare con uno dei tanti service del Resto del Carlino
Entrai cosi in contatto con una redazione giornalistica con i suoi modi e sopratutto con i suoi tempi frenetici! Ero nel fantastico mondo dell’ADV e la sua pianificazione!
Nel 2007 il tempo di fare un colloquio e di punto in bianco fui catapultata in una grande Agenzia di Comunicazione Emiliana
Ci sono rimasta per 7 anni. Era, ed è, una grande Azienda con un team affiatato, un grosso fatturato e clienti di tutto rispetto. Ognuno di noi aveva il suo specifico ruolo (in passato ero abituata a essere il tutto fare della situazione). Ero parte uno staff composta da Direttori creativi, Art Director e Copywriter. Il ero i grafico esecutivista.
Il mio compito era quello di gestire il flusso della produzione, con tutte le sue criticità (controlli qualità, gestione delle commesse, gestione dei fornitori ecc.)
Oggi?
Dopo una pausa, dove la mia vita personale si arricchita (mi sono sposata e ho avuta una figlia) mi rimetto in gioco ma stavolta in prima persona. L’esperienza lavorativa accumulata negli anni è veramente lunga e articolata. Ho conoscenza di: grafica pubblicitaria e fotografia, editoria, ADV, web, mobile, conoscenza di SEO e SEM, di e-commerce, di usability legata sempre al mondo web, di stampa offset e digitale.
Mi sono chiesta perché non mettere a frutto tutte queste mie conoscenze? Se fossi tornata a lavorare in forma subordinata avrei comunque sfruttato sempre e solo una unica parte del mio sapere ricoprendo un unico ruolo.
Così è nata la mia voglia di metterci la faccia!
Oltre al fatto che un organizzazione lavorativa del genere mi dà anche la possibilità di frequentare sempre nuovi e specifici corsi d’aggiornamento!
Ci riaggiorneremo tra qualche mese… Cosi da fare un primo bilancio! Che Dio me la mandi buona!
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